Von der Leyen: “Cambio di paradigma per colmare i divari”
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento alla Conferenza Onu sullo Sviluppo, a Siviglia, ha dichiarato che c'è bisogno di "un cambio di paradigma, di nuove modalità per mobilitare una quantità di finanziamenti molto maggiore" per colmare i divari negli investimenti per gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Von der Leyen ha spiegato: "Lo scorso anno, gli aiuti allo sviluppo a livello mondiale hanno raggiunto poco più di 200 miliardi di dollari. Il divario di investimenti annuali negli Obiettivi di sviluppo sostenibile ammonta a migliaia di miliardi di dollari. Per colmare questo divario, abbiamo semplicemente bisogno di un cambio di paradigma, di nuove modalità per mobilitare una quantità di finanziamenti molto maggiore. Questo è il fulcro del Compromesso di Siviglia che abbiamo concordato oggi, ed è esattamente ciò che l'Europa mira a realizzare, insieme ai nostri partner globali". La presidente della Commissione Ue, ha osservato: "Vorrei soffermarmi su tre punti: primo, come sfruttare al meglio gli investimenti pubblici. L'Unione europea fornisce il 42% degli aiuti allo sviluppo mondiali. Ne siamo orgogliosi e il nostro impegno è destinato a durare. Allo stesso tempo, è positivo che nuovi donatori si stiano facendo avanti. Perché allora non uniamo le forze e istituiamo programmi di investimento congiunti che puntino sui nostri rispettivi punti di forza per ottenere il massimo impatto? Questo è l'accordo che abbiamo appena raggiunto con l'India, per investire insieme in paesi terzi. Ed estenderemo la stessa offerta ad altri donatori emergenti che condividono i nostri obiettivi".
"Tutti dovrebbero pagare la loro giusta quota"
"Il secondo punto riguarda invece la tassazione interna". Von der Leyen ha aggiunto: "Questa è la fonte di finanziamento più sostenibile per servizi come l'assistenza sanitaria o l'istruzione, e un sistema fiscale equo è fondamentale per attrarre investimenti privati. Per questo motivo dobbiamo dare attuazione all'accordo G20-Ocse sulle norme internazionali in materia di tassazione delle società. Ciò rafforzerà le entrate nelle economie in via di sviluppo. Ed è anche una questione di equità, perché tutti dovrebbero pagare la loro giusta quota". La presidente della Commissione Ue ha aggiunto: "Il mio terzo punto: abbiamo bisogno del settore privato. Il settore privato deve partecipare, e questo è il cuore del programma di investimento europeo Global Gateway. Stiamo attraendo capitali privati in progetti di sviluppo trasformativi che creano crescita e posti di lavoro a livello locale. Nei primi 3 anni, Global Gateway ha mobilitato quasi 180 miliardi di euro di investimenti nei nostri paesi partner. Siamo sulla buona strada per superare il nostro obiettivo iniziale di 300 miliardi di euro in 7 anni. Quindi, per concludere, il nostro messaggio odierno è semplice: l'Europa è pronta a investire e a innovare. In questi tempi di incertezza globale, potete contare sul nostro sostegno al multilateralismo".

