Vertice E5 dei ministri della Difesa a Roma
I temi al centro del vertice E5 dei ministri della Difesa, riunito a Roma sono stati: Ucraina, Balcani, riarmo europeo. Si è trattato di un formato di cooperazione nato con carattere informale in risposta alle sfide geopolitiche contemporanee per rafforzare il dialogo politico e militare, soprattutto nel contesto della sicurezza e della difesa del Continente, con un focus particolare sul sostegno all'Ucraina e sul rafforzamento delle capacità difensive europee. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha detto: "Abbiamo tutti la stessa idea del pericolo che corriamo, della necessità di costruire, in modo concreto, l'Europa della difesa. Il ministro ha aggiunto: "Noi, di fronte al più grande pericolo, stiamo dando una risposta reale e concreta, uniti per un bene concreto che è quello della difesa della libertà" spiegando che "abbiamo discusso del sostegno all'Ucraina, del rafforzamento della difesa europea, con un focus specifico sui Balcani occidentali".

"Abbiamo deciso un impegno più diretto per la pace e la sicurezza in Ucraina ed Europa. Abbiamo ribadito l'importanza di uno stretto coordinamento sull'Ucraina, da massimizzare l'impatto delle azioni congiunte e abbiamo discusso di altre aree di instabilità e di crisi, come i Balcani". Questa è la quarta riunione del gruppo dei cinque con i ministri della Difesa di Francia, Sébastien Lecornu, Germania, Boris Pistorius, Polonia, Wladyslaw Kosiniak-Kamysz e Regno Unito, John Healey. Con loro Andrius Kubilius, commissario europeo per la Difesa e lo Spazio, Charles Fries, vice segretario generale per Pace, Sicurezza e Difesa, e Francois-Marie Gougeon, Acting Assistant Secretary General della Nato. Pistorius ha detto: "Ci siamo occupati di molti temi, a partire dall' Ucraina, dalla capacità di difesa europea, lo abbiamo fatto in un dialogo molto aperto. Questa è la forza di questo team.

Tutto il mondo ha potuto vedere ieri a Istanbul l'assenza di Putin, questo ci dimostra che attualmente non è minimamente interessato a porre fine a questa guerra di attacco". Il ministro della Difesa tedesco ha aggiunto: "Non abbiamo visto nessun tipo di volontà, nessun segnale per voler trovare una soluzione pacifica. L'Europa e suoi alleati continuano ad appoggiare l'Ucraina e a sostenere un'azione di pace. Il cessate il fuoco non è prevedibile ma dobbiamo pensare oltre, non dobbiamo farci sorprendere. Il cessate il fuoco deve aver successo e il lavoro dei volenterosi, degli ultimi mesi, è di fondamentale importanza. Vogliamo fare sul serio". Il ministro della Difesa Lecornu ha commentato: "L'iniziativa rappresenta un passo significativo verso una maggiore autonomia strategica dell'Europa nella gestione delle proprie questioni di sicurezza, pur mantenendo saldi legami con la Nato. Questo incontro ci ha permesso di parlare di Ucraina, della minaccia del Medioriente, dello sforzo del nostro armamento"

Lecornu ha spiegato: "Ci sono molte incertezze su cui il cessate il fuoco può essere accettato dalla Russia, bisogna tenere un rapporto di forza. Come Europa possiamo formare le forze ucraine, è fondamentale continuare ad aiutare l'Ucraina ma farlo anche nel medio lungo termine. Sul tema del riarmo abbiamo parlato dell'importanza dello spazio a partire dalla connettività". Per il ministro della difesa del Regno Unito, John Healey, "è stata una riunione proficua a partire dall'Ucraina, la sicurezza delle nostre nazioni, dell' Europa inizia in Ucraina. Come ministri della Difesa non dobbiamo mettere in pericolo la costruzione di una condizione di pace, si deve raggiungere una pace durevole. Putin ha mostrato la sua doppia faccia: dice di volere la pace ma rifiuta il cessate il fuoco, potrebbe finire la guerra adesso". Il ministro della difesa polacco, Kosiniak-Kamysz, ha concluso: "La nostra non è una cinquina casuale, penso che oggi il nostro incontro è stato molto aperto. Siamo noi a guidare l'Europa, siamo gente di pace, siamo qui per far sì che ci sia la pace. La strategia è a favore della pace, non vogliamo la guerra".