Usa: “Non siamo coinvolti negli attacchi di Israele”

13.06.2025

Parlando all'emittente Usa Fox News, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato: "L'Iran non può non avere una bomba nucleare e speriamo di tornare al tavolo delle trattative. Vedremo". Secondo l'emittente Trump ha aggiunto di essere a conoscenza del fatto che Israele avrebbe attaccato l'Iran. Il Capo della Casa Bianca ha poi scritto su Truth: "Ho dato all'Iran l'opportunità di raggiungere un accordo. Ho detto loro, con la massima fermezza, 'Fatelo e basta'. Ma per quanto ci abbiano provato e per quanto ci siano andati vicini, non ci sono riusciti. Ora sono tutti morti, e la situazione non potrà che peggiorare, ma c'è ancora tempo per fermare questo massacro, prima dei prossimi attacchi, che si prevede saranno ancora più brutali. L'Iran deve raggiungere un accordo. Fatelo e basta, prima che sia troppo tardi. Dio vi benedica tutti!". 

"Un ultimatum di 60 giorni"  

In un ulteriore post su Truth il presidente degli Stati Uniti ha spiegato: "Due mesi fa ho dato all'Iran un ultimatum di 60 giorni per 'fare un accordo'. Avrebbero dovuto farlo. Oggi è il 61esimo giorno. Ho detto loro cosa fare, ma non ci sono riusciti. Ora hanno, forse, una seconda possibilità". Il Segretario di Stato statunitense, Marco Rubio, su X, ha scritto: "Questa notte Israele ha intrapreso un'azione unilaterale contro l'Iran. Non siamo coinvolti in attacchi contro l'Iran e la nostra massima priorità è proteggere le forze americane nella regione. Israele ci ha comunicato di ritenere che questa azione fosse necessaria per la sua autodifesa. Il Presidente Trump e l'Amministrazione hanno adottato tutte le misure necessarie per proteggere le nostre forze e rimanere in stretto contatto con i nostri partner regionali. Voglio essere chiaro: l'Iran non dovrebbe prendere di mira interessi o personale statunitense". 

Le reazioni degli altri paesi

La Turchia ha condannato fermamente gli attacchi aerei israeliani contro l'Iran, accusando il governo di Benjamin Netanyahu di minare la stabilità regionale e di rifiutare soluzioni diplomatiche. In una dichiarazione rilasciata oggi, il ministero ha descritto gli attacchi israeliani, che hanno preso di mira circa 100 siti, tra cui gli impianti nucleari e militari di Teheran, dichiarando: "Questo attacco, che costituisce una palese violazione del diritto internazionale, è una provocazione al servizio della politica di destabilizzazione strategica di Israele nella regione". Il ministero degli Esteri ha affermato: "Il fatto che gli attacchi avvengano in un momento di intensificazione dei negoziati sul programma nucleare iraniano dimostra che il governo Netanyahu non è disposto a risolvere nessuna questione per via diplomatica e non è contrario a mettere a rischio la stabilità regionale e la pace globale per i propri interessi". 

"Non vogliamo altro spargimento di sangue" 

"Ribadiamo che non vogliamo vedere ulteriore spargimento di sangue e distruzione in Medio Oriente. Invitiamo la comunità internazionale ad agire con urgenza per prevenire la diffusione della guerra". Il presidente francese, Emmanuel Macron, dopo gli attacchi israeliani su siti militari e impianti nucleari iraniani, su X, ha scritto: "La Francia riafferma il diritto di Israele a difendersi e a garantire la propria sicurezza ma per evitare di compromettere la stabilità dell'intera regione, invito tutte le parti a esercitare la massima moderazione e a ridurre l'escalation". . Macron ha affermato che la Francia ha "ripetutamente condannato il programma nucleare iraniano in corso e ha adottato tutte le misure diplomatiche appropriate in risposta".