Un ddl sui beni sequestrati alla criminalità

07.04.2025

Il presidente del CNEL, Renato Brunetta, al convegno di oggi a Villa Lubin, dal titolo "Imprese sequestrate e confiscate: verso una strategia integrata di intervento", ha affermato: "Il CNEL da oltre trent'anni è impegnato sul tema dei beni e delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata. Risale infatti al 1993 il primo contributo del CNEL sull'utilizzo sociale dei beni confiscati. Contributo che fu poi enucleato nella legge 109 del 1996. A fronte di tale importante retroterra, in questa nuova Consiliatura abbiamo voluto istituire il 'Forum Imprese e Legalità', nel cui ambito sono state individuate tutta una serie di criticità e anche di prospettive, per tutelare le imprese confiscate, salvaguardare l'occupazione e promuovere la legalità. Il Forum è ora al lavoro per redigere un disegno di legge entro il mese di giugno". 

Restituire beni confiscati al tessuto sociale

"È una missione portata avanti nella consapevolezza che questo settore necessita di un'assoluta trasparenza, di accountability, di efficienza e al tempo stesso di una piena partecipazione dei corpi intermedi. Questa è la chiave fondamentale". Brunetta ha aggiunto: "Nell'ottica della piena collaborazione istituzionale, abbiamo firmato un accordo tra CNEL, l'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC) e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), volto a rendere più efficace il recupero e la valorizzazione delle imprese e dei beni aziendali sequestrati e confiscati. Un impegno che si realizzerà anche attraverso il coinvolgimento delle parti sociali, degli enti territoriali e del sistema produttivo. L'obiettivo è quello di restituire beni e imprese confiscati al tessuto economico e sociale, favorendo occupazione e inclusione, e coltivando l'educazione alla legalità per contrastare in modo strutturale le infiltrazioni criminali".