Tajani: “Con gli Usa tratta l'Ue”
Il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un punto stampa al termine della ministeriale Esteri della Nato a Bruxelles, ha sostenuto che in merito alle spese per la difesa "noi siamo pronti a fare la nostra parte, vogliamo arrivare al 2% e ci arriveremo, però l'imposizione di dazi non agevola ulteriori passi in avanti. Ieri è stato detto che bisogna arrivare al 5%, è più complicato andare in quella direzione se ci sono dei dazi".

Identità di vedute
Sulla situazione in Ucraina il titolare della Farnesina ha affermato: "Si è parlato molto di relazioni transatlantiche e mi pare che nelle riunioni di oggi, anche quella del Quintetto che si è appena conclusa, cioè Stati Uniti, Italia, Francia, Germania e Gran Bretagna più il segretario generale della Nato, si sia ribadita una identità di vedute anche sulla questione ucraina e voglia di collaborare. Devo dire che Rubio è sempre stato molto solerte nell'informare gli alleati su come stavano andando i colloqui, che sono prodromici a un'eventuale trattativa, per il cessate del fuoco".

Accordi con altri Paesi
Sul tema della difesa comune europea il ministro ha precisato: "Per quanto riguarda la necessità di rinforzare anche l'industria europea della difesa, ho ribadito che questo non deve precludere accordi con paesi che non fanno parte dell'Unione europea, penso agli Stati Uniti, penso al Regno Unito, penso alla Turchia, penso al Giappone".

Negozia l'Ue
A proposito del Piano d'azione presentato nelle scorse settimane per sostenere l'export delle imprese italiane Tajani ha detto che sui dazi, "non si può negoziare direttamente con gli Stati Uniti perché la competenza del commercio internazionale è della Commissione europea, quindi tratta il commissario Ue al Commercio, Maros Sefcovic, ascoltando e confrontandosi con noi. Poi si possono fare operazioni di politica commerciale ed è quello che stiamo facendo noi".