Sesto giorno di conflitto fra Iran e Israele

18.06.2025

Mentre le Idf hanno continuato le loro operazioni in Iran, il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, in un post su X, ha affermato: "Un tornado si abbatte su Teheran. I simboli del potere vengono bombardati e crollano, dall'autorità radiotelevisiva e presto altri obiettivi, mentre masse di residenti fuggono. È così che cadono le dittature". Il commento sembra alludere a un potenziale crollo del regime della Repubblica Islamica, poiché gli attacchi continuano a colpire istituzioni governative, militari e nucleari chiave. Secondo quanto riferito al Times of Israel dai suoi uffici il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha convocato il Consiglio di Sicurezza nazionale alle 22:00 di stasera, ora locale, a Gerusalemme. Israele attende una decisione del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sull'adesione di Washington all'operazione contro il programma nucleare iraniano. Il "Wall Street Journal", citando funzionari dell'amministrazione presenti all'incontro tra il presidente americano e i suoi principali consiglieri, nella Situation Room alla Casa Bianca, ha scritto che Trump "sta valutando una serie di opzioni, tra cui un potenziale attacco statunitense contro l'Iran". Trump, scrivendo martedì sulla sua piattaforma Truth Social, ha affermato: "Sappiamo esattamente dove si nasconde il cosiddetto 'Guida Suprema'. È un bersaglio facile, ma lì è al sicuro. Non lo elimineremo (lo uccideremo!), almeno non in questo momento".

"La nazione iraniana non si arrenderà"

Il leader Supremo dell'Iran, Ayatollah Khamenei, in un discorso letto in Tv, ha dichiarato: "La nazione iraniana resisterà con fermezza nella guerra che le è stata imposta, non si arrenderà a nessuno. Chi conosce l'Iran e la sua storia non parlerà mai con esso in termini di minacce. Gli Stati Uniti devono capire che qualsiasi interferenza causerà danni irreversibili". Khamenei ha assicurato che "l'Iran non si piegherà". Rispondendo all'appello del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, alla resa del Paese, il leader iraniano ha avvertito che qualsiasi attacco statunitense avrebbe "gravi conseguenze irreparabili".