Scambio di accuse Trump-Musk. Si media per un "accordo di pace”
Il patron di Tesla, Elon Musk, ha espresso dure critiche sul disegno di legge repubblicano del presidente Usa, Donald Trump, che in questa settimana è in fase di supervisione da parte del Senato, accendendo quello che è stato definito come "lo scontro più aspro di sempre tra due degli uomini più potenti del mondo". Musk ha scritto sul social X: "O ottieni una bancarotta grossa e brutta o una bancarotta sottile e bella", aggiungendo che è "molto ingiusto" che gli incentivi per i veicoli elettrici vengano tagliati mentre i sussidi ai combustibili fossili rimangano intatti. Tra Trump e Mask, infatti, nei giorni scorsi, si è verificato un botta e risposta con scambio di dichiarazioni sui social. Su Truth il presidente americano ha scritto: "Elon si stava esaurendo, gli ho chiesto di andarsene, gli ho tolto il mandato EV che obbligava tutti ad acquistare auto elettriche che nessun altro voleva (e che sapeva da mesi che avrei fatto!), e lui è semplicemente impazzito".
"Questa legge è stata approvata nella notte"
Il patron di Tesla ha respinto l'affermazione di Trump secondo cui egli fosse a conoscenza di come sarebbe stata strutturata la legislazione, dichiarando sul social X: "Falso, questa legge non mi è mai stata mostrata nemmeno una volta ed è stata approvata nel cuore della notte così velocemente che quasi nessuno al Congresso è riuscito a leggerla". In uno degli ultimi post, pubblicati a stretto giro, dalle affermazioni del presidente americano, Musk ha replicato: "Ingrato, gli ho fatto vincere le elezioni. Senza di me, Trump avrebbe perso le elezioni, i democratici avrebbero il controllo della Camera e i repubblicani sarebbero 51-49 al Senato". Per sostenere la campagna presidenziale di Trump, infatti, Elon Musk ha speso almeno 250 milioni di dollari. In un altro post il patron di Tesla ha accusato il presidente: "È ora di sganciare la grande bomba: Donald Trump è negli Epstein Files. Questa è la vera ragione per cui non sono stati resi pubblici. Buona giornata, DJT!, La verità verrà a galla". Dopo il "divorzio" con Donald Trump, in un post successivo, Musk ha dichiarato: "È ora di creare un nuovo partito politico in America che rappresenti realmente l'80% della popolazione di mezzo?", lanciando un sondaggio dove i follower possono rispondere per 24 ore. Al momento, l'83 per cento degli utenti ha risposto di sì.
"Sindrome di disturbo da Trump"
Nella giornata di ieri, il sito "Politico" ha intervistato il capo della Casa Bianca, che si è detto "molto deluso" da Musk. Il presidente ha inoltre risposto alle recenti critiche mosse dal patron di Tesla, affermando ironicamente che Musk soffre di "sindrome di disturbo da Trump". Il presidente americano ha dichiarato al sito: "Va tutto bene. Sta andando molto bene, non ho mai fatto meglio" riferendosi ai propri indici di gradimento. ha spiegato che il patron di Tesla "era contrariato" dal fatto che nella legge repubblicana gli incentivi per i veicoli elettrici fossero stati bocciati. Ulteriore punto di contesa era legato alla promozione di Jared Isaacman alla guida della Nasa, appoggiato da Musk. Il presidente americano ha affermato: "Non l'ho ritenuto appropriato", aggiungendo che Isaacman era "democratico da capo a piedi". Sempre secondo quanto riporta "Politico", alcuni collaboratori della Casa Bianca, "dopo aver lavorato per convincere il presidente a moderare le sue critiche pubbliche a Musk" ed evitare così un'escalation, hanno programmato per oggi una telefonata con il patron di Tesla per mediare un "accordo di pace"