Rivolta nel carcere di Marassi a Genova
In una nota l'UILPA, il sindacato delle Polizia Penitenziaria, ha riferito che, questo pomeriggio nel carcere di Marassi, a Genova, si è verificata una rivolta. Un gruppo di detenuti della seconda sezione, circa un centinaio, si sono ribellati e hanno scatenato una violenta protesta con aggressioni e lanci di oggetti. L'area è stata interamente chiusa al traffico. Sul posto polizia e carabinieri con reparti in tenuta antisommossa, Digos, automediche e ambulanze. Grazie all'intervento di oltre 100 agenti della Polizia penitenziaria, molti dei quali provenienti da altre carceri liguri, i disordini alla Casa Circondariale sono rientrati. Tra gli agenti della penitenziaria uno sarebbe rimasto lievemente ferito, mentre non vi sarebbero contusi fra i detenuti. Ingenti invece sono stati i danni al piano terra della seconda sezione, che comprende anche aule scolastiche.
"Lo stato di degrado delle carceri"
Il Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria, Gennarino De Fazio, ha dichiarato: "Circa 200 detenuti della seconda sezione del carcere genovese di Marassi si sono portati al piano terra e starebbero vandalizzando i locali nell'intento di regolare i conti con altri reclusi, pare 6, che nei giorni scorsi avrebbero violentato sessualmente un altro ristretto, per il quale ieri sera sarebbe sato necessario l'accompagnamento presso l'ospedale cittadino per le cure del caso. La Polizia penitenziaria, già stremata nelle forze e mortificata nel morale, sta cercando con non poche difficoltà di contenere i tumulti, in attesa di rinforzi. Tutto questo è il segno tangibile dello stato di degrado delle carceri, che non può essere affrontato con interventi meramente repressivi, come l'introduzione del reato 'impossibile' di rivolta, ma agendo soprattutto sulla prevenzione attraverso l'umanizzazione delle condizioni di lavoro degli operatori e della detenzione".