Pezeshkian: “Oggi fine della guerra dei 12 giorni”
Il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, ha dichiarato: "Oggi, dopo la coraggiosa resistenza della vostra grande e storica nazione, assistiamo ad un cessate il fuoco ed alla fine della guerra di 12 giorni imposta alla nazione iraniana dall'avventurismo e dall'incitamento del regime sionista. Durante questo periodo, il mondo ha assistito all'autorità del grande Iran, che godeva del sostegno del suo popolo e, mentre l'iniziatore di questa guerra imposta è stato il nemico terrorista, la sua fine è stata determinata dalla volontà e dall'autorità della grande nazione iraniana". Il presidente ha quindi sottolineato, in un messaggio alla Nazione, che "oggi, in una situazione in cui il nemico aggressore ha accettato di porre fine alla guerra, ha subito una punizione severa e storica. Il nemico aggressore ha fallito e continua a fallire nel raggiungere i suoi sinistri obiettivi, che erano la distruzione di impianti, il declino della conoscenza nucleare e i disordini sociali. Siamo grati alla vostra fermezza e resistenza e crediamo profondamente che questa vittoria sia dovuta all'unità, alla pace e alla coesione che si sono manifestate durante questo periodo. Dobbiamo impegnarci affinché questa preziosa armonia e coesione, che è la più grande risorsa del Paese, continui. Dichiaro inoltre ai Paesi limitrofi e della regione che crediamo profondamente nella coesistenza e nella stabilità, e che l'autorità e la capacità difensiva dell'Iran islamico sono sempre state e saranno al servizio della pace e dell'amicizia tra fratelli musulmani e vicini storici, e che l'intelligenza e l'intraprendenza di tutti noi sventeranno la malizia dei nemici che cercano di creare discordia e divisione tra di noi".
Teheran è pronta al dialogo
Secondo il sito web, Nour News, Pezeshkian ha dichiarato oggi che Teheran è pronta al dialogo e a difendere i diritti del suo popolo al tavolo dei negoziati. Il Capo di Stato iraniano ha anche promesso che il suo Paese rispetterà l'accordo di cessate il fuoco con Israele, annunciato dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, a condizione che Israele faccia lo stesso. Il presidente iraniano, durante una telefonata con il primo ministro malese, Anwar Ibrahim, ha dichiarato: "Se Israele non viola il cessate il fuoco, nemmeno l'Iran lo violerà". In un'altra telefonata, il presidente iraniano ha dichiarato all'emiro del Qatar, lo sceicco Tamim bin Hamad Al Thani, che lo Stato del Qatar e il suo popolo non erano l'obiettivo di questa operazione e che questo attacco non rappresenta una minaccia per lo Stato del Qatar, sottolineando che rimarrà un paese confinante. Ha inoltre espresso la speranza che le relazioni tra i due paesi siano sempre basate sul rispetto della sovranità statale e del buon vicinato.
In precedenza l'Iran aveva violato il cessate il fuoco, ma anche Israele aveva violato il cessate il fuoco perché ha lanciato delle bombe. Il presidente Usa, Donald Trump, parlando con i giornalisti dalla Joint Base Andrews nel Maryland, in partenza per l'Aia dove oggi inizia il vertice della Nato, in riferimento a Iran e Israele, ha dichiarato: "non sono contento con Israele per quello che ha fatto. Abbiamo due paesi che stanno combattendo da tanto tempo e che non sanno cosa diamine stanno facendo".
Colloquio telefonico Trump-Nettanyahu
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha avuto un colloquio telefonico con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Netanyahu e Trump hanno mirato a raggiungere un accordo dopo che il presidente americano ha criticato sia Iran che Israele per aver violato il cessate il fuoco. L'annuncio del cessate il fuoco da parte di Trump è avvenuto qualche ora prima sempre su Truth: "Congratulazioni a tutti! E' stato pienamente concordato tra Israele e Iran che ci sarà un cessate il fuoco completo e totale (tra circa 6 ore da oggi, quando Israele e Iran avranno terminato e completato le loro missioni finali in corso!), per 12 ore, a quel punto la guerra sarà considerata finita! Ufficialmente, l'Iran inizierà il cessate il fuoco e, alla dodicesima ora, Israele inizierà il cessate il fuoco e, alla 24a ora, la fine ufficiale della guerra dei 12 giorni sarà salutata dal mondo". Una fonte della Casa Bianca alla Cnn ha affermato che il presidente, Donald Trump. parlando con il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, oggi, "è stato eccezionalmente fermo e diretto". La fonte ha aggiunto che Netanyahu "ha capito la gravità della situazione e le preoccupazioni di Trump".
Revocate tutte le restrizioni imposte
Dopo l'entrata in vigore del cessate il fuoco con l'Iran, il Comando del fronte interno dell'esercito israeliano ha annunciato che tutte le restrizioni imposte dall'inizio dell'operazione il 13 giugno scorso sono state revocate: "A seguito di una valutazione della situazione e dopo l'approvazione del ministro della Difesa, Israel Katz, è stato deciso che a partire dalle 20 (le 19 in Italia) tutte le aree del Paese passeranno allo stato di piena attività senza restrizioni". È stato inoltre affermato che "l'area di Gaza è soggetta alle direttive del Comando sud". L'ufficio stampa di Netanyahu, ha reso noto che a seguito del colloquio tra il presidente americano, Donald Trump, e il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, Israele si è astenuto da ulteriori attacchi contro l'Iran. "Il cessate il fuoco era previsto per le 7:00 del mattino. Alle 3:00 del mattino, Israele ha attaccato con forza nel cuore di Teheran, colpendo obiettivi del regime e uccidendo centinaia di Basij (la forza paramilitare dei pasdaran) e membri delle forze di sicurezza iraniane. Poco prima dell'entrata in vigore del cessate il fuoco, l'Iran ha lanciato un attacco", L'ufficio di Netanyahu ha proseguito: "Alle 7:06, l'Iran ha lanciato un missile contro Israele e alle 10:25 due missili. In risposta, l'Aeronautica militare ha distrutto un radar vicino a Teheran".



