Notte di attacchi incrociati tra Iran e Israele
Sono proseguiti anche nella notte gli attacchi incrociati tra Israele ed Iran. Segnalati diversi missili lanciati dall'Iran su obiettivi militari israeliani. Milioni di israeliani si sono rifugiati nel nord. Secondo i media locali, sarebbero sei i morti, sette i dispersi e 140 i feriti. L'Israel Defense Forces e il Mossad, l'intelligence israeliana, hanno proseguito la sistematica distruzione di siti nucleari, basi militari, infrastrutture strategiche e leadership militari islamiche su tutto il territorio iraniano. Nelle ultime ore aerei da combattimento israeliani hanno bombardato una base militare nella città di Zanjan, a circa 325 km da Teheran, nell'Iran settentrionale. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, in un videomessaggio, ha affermato: "Il nostro obiettivo è fermare la doppia minaccia dell'Iran volta ad annientare lo Stato di Israele: sia il nucleare che i missili balistici. Quello che gli ayatollah hanno visto finora è niente rispetto a ciò che vedranno nei prossimi giorni. Abbiamo colpito duramente il sito di arricchimento dell'uranio, colpito lo stabilimento strategico per rendere attive le bombe nucleari, preso di mira il gruppo di scienziati che portava avanti questi progetti. Questo porta indietro l'Iran sul nucleare di molti anni. Ora ci sono altre cose da fare che non posso dire".
"L'operazione é ancora all'inizio"
Il deposito di combustibile nucleare, che si trova fuori dall'antica capitale Isfahan, infatti, non é stato ancora colpito, nonostante sia uno dei più grandi siti atomici del Paese. Israele si è mantenuto alla larga, perché bombardare il deposito di stoccaggio provocherebbe il rilascio di radiazioni, trasformando di fatto l'impianto in una bomba sporca. L'obiettivo principale dello stato ebraico é quello di impedire che il regime degli ayatollah possa realizzare armi nucleari. Quello collaterale è il rovesciamento dell'intera struttura del governo islamico che ha riprecipitato l'Iran nel medio evo e reprime con spietata ferocia il dissenso popolare. Il portavoce militare israeliano, il generale di brigata Effie Defrin, ha dichiarato che l'operazione é "ancora all'inizio". Ma non c'é una tempistica precisa e gli attacchi israeliani potrebbero durare diverse settimane. Il first strike dell'alba di venerdì, con la distruzione delle difese aeree di Teheran, ha dato ad Israele una significativa libertà di movimento nei cieli iraniani, aprendo la strada a ulteriori attacchi. Tanto che la rappresaglia iraniana é limitata al lancio di missili balistici e droni. I sistemi di difesa aerea terrestri statunitensi nella regione stanno contribuendo ad intercettare ed abbattere i missili iraniani, aggiungendosi all'Iron Dome, l'apparato multilivello israeliano in grado di fornire diverse opzioni per abbattere droni e missili a lungo raggio.
Moderazione per evitare un'escalation
Il presidente francese, Emmanuel Macron, su X, ha scritto: "Ho appena parlato con il presidente iraniano, Massoud Pezeshkian. Il mio primo messaggio è stato quello di chiedere l'immediata liberazione dei nostri connazionali, Cécile Kohler e Jacques Paris, tenuti in ostaggio dal regime iraniano in condizioni inaccettabili per oltre tre anni. Di fronte al grave rischio di destabilizzazione per l'intera regione, ho chiesto che i nostri beni e i nostri cittadini in Iran e nella regione non fossero presi di mira in nessuna circostanza. Ho anche chiesto la massima moderazione per evitare un'escalation. La questione nucleare iraniana è seria: deve essere risolta attraverso il negoziato. Ho quindi invitato il Presidente Pezeshkian a tornare rapidamente al tavolo delle trattative per raggiungere un accordo, unico modo possibile per disinnescare la situazione. Siamo pronti a dare il nostro contributo e a mettere tutto il nostro impegno nel raggiungimento di questo obiettivo".