Nasce l’intergruppo parlamentare sull’economia del mare

06.05.2025

L'intergruppo parlamentare sull'Economia del mare si occuperà di lotta all'erosione, tutela ambientale, sostegno alla pesca, prospettive dell'economia, formazione di nuove competenze e snellimento della burocrazia, fino ad arrivare alle politiche strategiche per le isole. La presidente dell'Intergruppo e senatrice di Fratelli d'Italia, Simona Petrucci, ha presentato in Senato l'iniziativa che ha riunito 41 parlamentari di tutti gli schieramenti per cercare "di capire quali sono le esigenze dei territori, dei cittadini, delle imprese e delle autorità, per riportarle direttamente all'attenzione del governo attraverso disegni di legge". 

Il ministro per la Protezione Civile e delle Politiche del Mare, Nello Musumeci, ha spiegato che "Finalmente, dopo anni, ci siamo resi conto che questa risorsa è stata sottovalutata. Invece ha un ruolo fondamentale per la nostra economia e per il nostro sviluppo" ricordando che "l'economia del mare alimenta in Italia un valore aggiunto che supera i 170 miliardi, circa un milione di addetti, quasi 250 mila imprese, e diventa la carta vincente soprattutto per quelle regioni bagnate dal mare ma che mostrano ancora difficoltà". Il mare, anche dal punto di vista ambientale, "sta soffrendo. Dobbiamo salvaguardarlo e tutelarlo" e, su questo, "abbiamo bisogno di un maggiore intervento da parte dell'Unione Europea". 

"Credo che l'Italia, per la sua posizione, possa e debba diventare un modello nella politica di tutela della biodiversità marina, ma anche di tutela delle categorie che al mare si dedicano, a cominciare da quelle della pesca". Musumeci  ha continuato sostenendo che dal punto di vista economico ed occupazionale "non abbiamo le sufficienti abilità professionali per poter fare fronte ad una economia del mare sempre più competitiva e quindi sempre più esigente. Per i porti non troviamo più competenze che potrebbero e dovrebbero far fronte alle nuove sfide e ai nuovi impegni, peraltro con una ricaduta operazionale anche significativa". Inoltre, il mare "diventa strategico per le relazioni internazionali e, in questo contesto geopolitico assai inquieto e incerto, credo che una sana politica del mare possa dirimere conflitti che i canali tradizionali non riescono a risolvere". 

Il ministro ha concluso aggiungendo che un'altra sfida "di fronte alla quale dobbiamo prendere la rincorsa è la subacquea: l'80% dello spazio subacqueo non è conosciuto all'uomo e su questo spazio si giocherà la competizione tra gli Stati nei prossimi decenni". Per questo "ci siamo dotati di un disegno di legge" ad hoc, che "è stato assegnato al Senato, e poi ci confronteremo con la Commissione Europea". Per il vicepresidente dell'Intergruppo e senatore della Lega, Gianluca Cantalamessa, "la politica negli ultimi decenni si è fatta prendere un po' dall'ansia da prestazione e ha smesso di pensare all'Italia del futuro. L'idea di avere un ministero che riguarda un asset fondamentale nel nostro Paese, è una grande intuizione, perché sono tante le difficoltà che si vivono". Per il vicepresidente dell'Intergruppo e senatore del Partito Democratico, Lorenzo Basso "è nostro compito perseguire insieme l'interesse nazionale, laddove riusciamo a trovare punti di sintesi che riteniamo utili per i nostri cittadini e per il nostro Paese".