Meloni assente a Kiev. Tajani: "L'Italia è presente nella sostanza”

12.05.2025

In un'intervista al Corriere della Sera, il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, ha risposto alle domande in merito alla visita congiunta al presidente Zelensky nella capitale Ucraina, dei leader europei Macron, Starmer, Merz e Tusk, con l'appoggio telefonico degli Usa,  mentre la premier, Giorgia Meloni, e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, erano collegate da remoto.  Il presidente degli Stati Uniti, infatti, dopo le  aperture di simpatia e credito a Putin nelle prime settimane della sua presidenza, è apparso via via sempre più deluso e irritato col presidente russo, tanto da minacciare dure sanzioni economiche contro Mosca e i suoi partner commerciali. 

I leader europei ieri sono stati chiari e diretti offrendo un cessate il fuoco di 30 giorni, che deve essere «incondizionato» e dovrebbe iniziare al più presto, se possibile già oggi dopo la fine delle 72 ore di tregua unilaterale imposta da Putin per le celebrazioni della fine della Seconda guerra mondiale. Se Mosca rifiuta il fronte occidentale si ricompatterà. Tajani ha affermato: "Che Putin e Zelensky siano pronti a incontrarsi è un passo avanti decisivo, dobbiamo favorirlo in ogni modo. Ma le trattative si fanno con un cessate il fuoco che non può essere di tre giorni. Serve una vera tregua. Se confermato, questo è il primo passo nella direzione di un negoziato e di un obiettivo a cui lavoriamo da mesi, una pace giusta e duratura per l'Ucraina e per l'Europa". 

In merito alle polemiche sorte riguardo all'assenza della premier, Giorgia Meloni, a Kiev, al fianco dei volenterosi, Tajani ha detto: "Meloni si è collegata in video conferenza, quindi c'era. A Kiev l'Italia c'era e in Europa l'Italia c'è. Quel che conta è la presenza nella sostanza. La sostanza è che noi contribuiamo. L'Italia, il governo, la presidente in prima persona, sono presenti in ogni aspetto della trattativa". Quindi, ha sostenuto il ministro "l'Italia è tornata protagonista. La nostra credibilità a livello internazionale è alta. Il sostegno italiano all'Ucraina ammonta a circa 2,5 miliardi, al netto degli aiuti militari e dei contributi europei". Tajani ha respinto l'idea di un'Italia isolata, concludendo: "Noi stiamo organizzando la grande conferenza internazionale per la ricostruzione dell'Ucraina, in programma a Roma il 10 e 11 luglio".