Macron, Starmer, Merz e Tusk a Kiev. “La Russia accetti una tregua"
Emmanuel Macron, Keir Starmer, Friedrich Merz e Donald Tusk, in una dichiarazione al loro arrivo a Kiev, dove hanno sostenuto l'Ucraina con una visita congiunta al leader, Volodymyr Zelensky, hanno dichiarato: "Con gli Usa chiediamo alla Russia di concordare un cessate il fuoco completo e incondizionato di 30 giorni per creare lo spazio per i colloqui su una pace giusta e duratura". I leader hanno aggiunto.: "Siamo pronti a sostenere i colloqui di pace il prima possibile, a discutere l'attuazione tecnica del cessate il fuoco e a preparare un accordo di pace completo. Vogliamo essere chiari: lo spargimento di sangue deve cessare, la Russia deve fermare la sua invasione illegale e l'Ucraina deve poter prosperare come nazione sicura, protetta e sovrana all'interno dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale per le generazioni future".

La risposta di Zelensky
"Continueremo ad aumentare il nostro sostegno all'Ucraina. Finché la Russia non accetterà un cessate il fuoco duraturo, aumenteremo la pressione sulla macchina da guerra russa". Su X il presidente dell'Ucraina, Volodymir Zelensky, dopo l'incontro a Kiev con i leader europei, ha scritto: "Stiamo lavorando insieme per garantire la sicurezza: duratura e affidabile. Grazie per il vostro sostegno". Zelensky ha aggiunto: "Abbiamo tenuto un incontro a cinque a Kiev con i leader europei: Ucraina, Francia, Germania, Regno Unito e Polonia".

"È particolarmente significativo che siano insieme a Kiev, in Ucraina, proprio in questi giorni, poiché questa settimana, in Europa, rendiamo omaggio ai vincitori del nazismo e celebriamo la Giornata dell'Europa. Tutto questo riguarda i valori e il rispetto della vita umana, e quindi la sicurezza. È di sicurezza che abbiamo discusso oggi. Siamo tutti d'accordo sulla necessità di un cessate il fuoco: completo, incondizionato e sufficientemente duraturo da rendere possibile una vera diplomazia", ha chiosato il presidente ucraino, sicuro insieme agli altri leader "sulla necessità che la guerra si concluda con una pace dignitosa".