L’ultimo saluto a Sara

07.04.2025

La Sicilia si è stretta attorno alla comunità di Misilmeri per l'ultimo saluto a Sara Campanella, uccisa lunedì scorso a Messina da un collega universitario. Alla funzione, svoltasi nella chiesa di San Giovanni Battista e presieduta dall'arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, hanno preso parte circa 1.500 persone. Tra le autorità che hanno partecipato vi sono state il presidente della Regione, Renato Schifani, il primo cittadino di Messina, Federico Basile, e numerosi sindaci della Città Metropolitana di Palermo, incluso quello di Misilmeri, Rosario Rizzolo.

La strada della violenza

Nell'omelia Lorefice ha sottolineato: "L'uomo, dice la Bibbia, ha due strade: quella della relazione e quella della violenza. Ma vediamo come la violenza abbia ancora distrutto la bellezza di Sara, la bellezza delle sue relazioni, la bellezza che lei aveva il compito di far crescere nel mondo attraverso i suoi studi universitari, la realizzazione della sua vocazione professionale e la relazione con l'uomo che lei liberamente aveva scelto di amare. In certi momenti si vorrebbe solo stare in silenzio e piangere sommessamente un dolore indicibile, inaudito. In questo corpo trafitto ci sembra che sia racchiuso il dolore di un mondo nel quale ancora domina la violenza. In particolare sulle donne. La violenza, ogni forma di violenza, per qualsiasi motivo si scateni, è sempre un fallimento che riguarda tutti. La mancata comprensione dell'amore. L'amore non uccide".