L’India attacca il Pakistan

07.05.2025

Secondo quanto reso noto da fonti del ministero della Difesa di Nuova Delhi, sarebbero almeno 31 i morti nell'attacco lanciato dall'India nella parte del Kashmir controllata dal Pakistan. In particolare, secondo il portavoce dell'esercito, 26 civili, fra cui donne e bambini, sono stati uccisi in diverse località del Paese e altri 5 civili sono morti lungo la Line of Control, il confine che di fatto divide la regione del Kashmir contesa fra India e Pakistan. Il portavoce ha aggiunto che il Pakistan ha risposto al fuoco distruggendo alcune postazioni indiane e ci sarebbero 8 militari indiani deceduti. La stampa indiana, invece, parla di 77 terroristi uccisi e oltre 60 feriti a seguito di 24 attacchi missilistici in nove località del Pakistan e del Kashmir pachistano nell'ambito dell'operazione Sindur. I raid sono stati condotti nei confronti dei gruppi terroristici Jaish-e-Mohammed e Lashkar-e-Taiba, che sarebbero ritenuti responsabili dell'attacco terroristico di Pahalgam.

"Attacchi codardi"

Il premier pakistano, Shehbaz Sharif, ha dichiarato: "L'astuto nemico ha condotto attacchi codardi in cinque località del Pakistan. Il Pakistan ha tutto il diritto di rispondere con forza a questo atto di guerra imposto dall'India, e una risposta energica sta venendo data. L'intera Nazione è al fianco delle forze armate pakistane e il morale e lo spirito dell'intera nazione pakistana sono alti. La nazione pakistana e le forze armate pakistane sanno come trattare con il nemico. Non permetteremo mai al nemico di raggiungere i suoi nefandi obiettivi". Intanto il rappresentante permanente del Pakistan presso le Nazioni Unite, Asim Iftikhar, ha informato il Consiglio di sicurezza dell'Onu della "palese aggressione dell'India" e della minaccia che questa rappresenta per la pace e la sicurezza internazionale. L'ufficio del primo ministro pakistano ha fatto sapere, da parte sua, che il Comitato per la sicurezza nazionale del Pakistan si riunirà oggi e subito dopo il capo del governo si rivolgerà alla Nazione.

Preoccupazione per il confronto militare

Subito le prime reazioni internazionali. Il ministero degli Esteri russo ha  dichiarato che la Russia è "profondamente preoccupata per l'escalation del confronto militare" e di aver invitato entrambi i Paesi "a dar prova di moderazione per evitare un'ulteriore escalation nella regione". Da parte sua il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha detto di sperare che i combattimenti finiscano in fretta, definendo l'attacco "una vergogna. Immagino che la gente sapesse che sarebbe successo qualcosa, basandosi su un pò sul passato. Combattono da molto tempo". Il Dipartimento di Stato americano ha dichiarato: "Siamo al corrente delle notizie. Tuttavia, non abbiamo alcuna valutazione da offrire in questo momento. La situazione è ancora in evoluzione e stiamo monitorando attentamente gli sviluppi".