In Israele 129 feriti per i missili iraniani sull’ospedale di Beer Sheva

19.06.2025

Le autorità sanitarie israeliane hanno aggiornato a 129 feriti, il bilancio dell'attacco iraniano con missili, lanciato oggi su Israele. Le sirene d'allarme si sono attivate in tutto il Paese a causa del nuovo attacco. I missili hanno preso di mira Tel Aviv, Holon e Ramat Gan. In particolare, 89 sono i feriti a Holon e Ramat Gan, a sud di Tel Aviv. Le immagini sui social mostrano un palazzo a Ramat Gan con le finestre distrutte. Uno dei missili ha colpito anche l'ospedale Soroka, a Beersheva, nel sud di Israele, causando 40 feriti. Tre persone sono rimaste gravemente ferite nell'attacco. Nel pomeriggio, la difesa aerea israeliana ha intercettato almeno dieci missili lanciati dall'Iran. Il nuovo attacco ha fatto attivare le sirene d'allarme in tutto il nord di Israele. I servizi sanitari hanno riferito che non vi sono state segnalazioni di persone ferite, al momento. L'Iran ha così portato a termine con successo la quattordicesima ondata di attacchi contro Israele. Stamattina, il portavoce dell'Operazione "Vera Promessa 3", ha annunciato il lancio di missili superpesanti a lungo raggio contro Israele. Secondo i media iraniani, gli obiettivi dell'ultimo attacco erano il quartier generale del comando dell'esercito, il quartier generale dell'intelligence e un centro dell'esercito a Beer Sheva. 

"Esigeremo il prezzo dai tiranni di Teheran" 

Oggi il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, in merito all'attacco, ha scritto sui social: "Questa mattina i tiranni terroristi iraniani hanno lanciato missili contro l'ospedale Soroka di Beersheba e contro la popolazione civile nel centro di Israele. Esigeremo il prezzo pieno dai tiranni di Teheran". Il ministro della Salute israeliano, Uriel Buso, dopo che il missile iraniano ha colpito la struttura sanitaria, ha affermato che l'attacco diretto dell'Iran all'ospedale di Soroka, nel sud di Israele, è stato "un atto di terrorismo e il superamento di una linea rossa. Un crimine di guerra perpetrato deliberatamente dal regime iraniano contro civili innocenti e contro équipe mediche impegnate a salvare vite umane. Il ministero della Salute si è preparato in anticipo e, grazie alle azioni immediate che abbiamo intrapreso, è stato evitato un disastro gravissimo. Invito la popolazione a continuare a seguire le istruzioni del Comando del fronte interno. Salva vite umane". Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha condannato il bombardamento missilistico lanciato dall'Iran di stamattina, in cui tre persone sono rimaste gravemente ferite e altre 60 in modo lieve, affermando in una nota: "Il codardo dittatore iraniano (la guida suprema Ali Khamenei) si trova nelle profondità del bunker protetto e sta sparando colpi mirati contro ospedali ed edifici residenziali in Israele. Si tratta di crimini di guerra della più grave specie e Khamenei sarà ritenuto responsabile dei suoi crimini. Il primo ministro Benjamin Netanyahu e io abbiamo ordinato all' esercito di aumentare l'intensità degli attacchi contro obiettivi strategici in Iran e contro obiettivi governativi a Teheran, al fine di rimuovere le minacce provenienti dallo Stato di Israele e indebolire il regime degli ayatollah. Un dittatore come Khamenei (che Katz ha definito "il moderno Hitler"), che è a capo dell'Iran e ha inciso sulla sua bandiera la distruzione di Israele, non può continuare a esistere. Impedire la sua esistenza è uno degli obiettivi dell'operazione". Il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa'ar, dopo che il missile iraniano ha preso di mira l'ospedale Saroka a Bersheva, ha dichiarato che "il regime iraniano ha lanciato un missile balistico contro un ospedale e prende deliberatamente di mira i civili, commettendo crimini di guerra. Il regime iraniano non ha limiti. Abbiamo preso nota". 

Lanciato un missile con testata a grappolo 

Il Comando del fronte interno delle Forze di difesa israeliane (Idf) ha confermato che l'Iran ha lanciato oggi almeno un missile balistico con una testata di bomba a grappolo verso il centro di Israele. La testata del missile si è divisa durante la discesa, ad un'altitudine di circa 7 chilometri, scagliando circa 20 proiettili più piccoli in un raggio di circa 8 chilometri. I proiettili non hanno una propulsione propria e si disperdono casualmente al suolo. Le Idf hanno spiegato che una delle piccole munizioni ha colpito un'abitazione nella città centrale di Azor, causando danni equivalenti a quelli di un piccolo razzo. Un funzionario militare israeliano, citato dal quotidiano Times of Israel, ha detto che un missile del genere rappresenta una minaccia per un'area molto più ampia rispetto alle altre testate di missili balistici, ma l'esplosione di ciascuna delle bombe a grappolo è molto più piccola. Il portavoce delle Forze di difesa israeliane, Effie Defrin, ha riferito che venti caccia da combattimento dell'Aeronautica militare israeliana hanno individuato il movimento di camion contenenti missili terra-terra, e soldati delle forze armate iraniane, che sono stati attaccati all'arrivo ai punti di lancio, annunciato che l'Aeronautica militare ha distrutto "centinaia" di lanciatori, completando una nuova ondata di attacchi nell'Iran occidentale. Il quotidiano, Jerusalem Post, citando proprie fonti, ha riferito che le Forze di difesa israeliane  sarebbero vicine al punto di svolta della distruzione della metà dei lanciatori di missili balistici in Iran. Il quotidiano ha spiegato che i dati, secondo cui i danni ai lanciatori, potrebbero essere circa del 50-70%, sarebbero molto significativi perché tale circostanza renderebbe impossibile lanciare più di 10-30 missili alla volta. Un minore numero di missili lanciati aumenterebbe la capacità dei sistemi di difesa di intercettarli e abbatterli. Secondo le stime diffuse dai media, l'Iran avrebbe a disposizione ancora circa 1.500 missili balistici, ma non è stato possibile verificare queste informazioni. Le Idf hanno riferito, su X, di aver inoltre attaccato nella notte un reattore nucleare non attivo nella regione di Arak, nell'ovest dell'Iran, "nell'ambito degli attacchi e delle vaste operazioni delle Idf per danneggiare il programma di armi nucleari del regime iraniano", aggiungendo che è stata distrutta anche "la struttura che sigilla il reattore, che è un componente principale nella produzione di plutonio".

Demolita l'abitazione del palestinese Hussein 

L'esercito ha fatto sapere, nella nota, che "La costruzione del reattore di Arak iniziò nel 1997, ma non fu completata a causa dell'intervento della comunità internazionale. Il reattore è progettato per produrre plutonio ad alto rendimento, che consentirebbe l'acquisizione di armi nucleari. Alla luce di vari accordi, negli ultimi anni il regime iraniano ha promosso la conversione del reattore a un reattore a basso potenziale di produzione di plutonio, che non consentirebbe l'acquisizione di armi nucleari. Il regime ordinò deliberatamente di non completare la conversione, che avrebbe impedito il suo utilizzo come arma nucleare, per creare pressione sull'Occidente". Il portavoce per i media in arabo delle Idf, Avichay Adraee, ha annunciato che le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno "eliminato il comandante d'artiglieria nel settore Litani" del gruppo armato sciita libanese Hezbollah, Yassine Abdel Menhem Ezzeddine, che è stato ucciso ieri in un attacco a Barich, nel Libano meridionale. Per le Idf, il miliziano di Hezbollah "era coinvolto in diversi piani per colpire Israele, oltre che nei tentativi di ricostituire le unità di artiglieria di Hezbollah". I media locali, hanno riferito che le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno, inoltre, demolito l'abitazione del palestinese, Samer Hussein, perché responsabile di un attacco terroristico avvenuto lo scorso novembre a Giti Avishar, in Cisgiordania, in cui 9 persone sono state ferite. La demolizione della casa di chi compie un attacco terroristico fa parte della politica di deterrenza israeliana. Hussein, affiliato ad Hamas, ha aperto il fuoco su un autobus e a una fermata vicina dove si trovavano diversi soldati, ferendo cinque civili e quattro militari. Le Idf hanno dichiarato che Hussein "È stato rapidamente eliminato dalle forze di sicurezza.  Con il sostegno delle autorità competenti, la decisione di demolire l'abitazione del terrorista è stata presa nell'ambito della politica di deterrenza, in base alla quale chiunque compia un attacco terroristico di natura eccezionale, anche senza vittime, vedrà la propria abitazione demolita". 

Caccia israeliani hanno attaccato l'Iran

Nella notte, 40 caccia dell'Aeronautica militare israeliana hanno attaccato decine di obiettivi militari a Teheran e in altre zone dell'Iran con più di 100 munizioni. E' stato attaccato anche un sito utilizzato per lo sviluppo di armi nucleari nella zona di Natanz, che ospita componenti e attrezzature uniche utilizzate per sviluppare armi nucleari e vi vengono sviluppati progetti che consentono di accelerare il programma di armi nucleari. I caccia hanno attaccato anche, distruggendoli, "siti di produzione militare del regime iraniano, tra cui fabbriche di materie prime, mezzi di rilevamento, radar, siti per la creazione di missili balistici, componenti utilizzati per l'assemblaggio di missili e batterie di difesa aerea iraniani". Secondo quanto riportato dai media iraniani, le autorità iraniane hanno annunciato oggi l'arresto di 18 persone con l'accusa di essere "agenti nemici" del Mossad israeliano che stavano fabbricando droni nella città nord-orientale di Mashhad. Mentre gli attacchi israeliani contro Teheran degli ultimi sette giorni hanno rivelato l'infiltrazione di numerosi agenti israeliani nel paese. Una delle principali milizie sciite irachene appoggiata dall'Iran, Harakat al-Nujaba, ha minacciato di attaccare cittadini statunitensi nel caso in cui la guida suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei, venisse presa di mira nell'attuale conflitto tra Israele e Iran. Nella dichiarazione si è potuto leggere che "Nessun soldato, diplomatico o cittadino statunitense nella nostra regione sarà al sicuro. Tutti i vostri interessi, diretti e indiretti, diventeranno bersagli legittimi per noi, finché respireremo in questo mondo vile". Le milizie irachene hanno mantenuto un basso profilo, sebbene abbiano lanciato tre droni contro la base di Ain al-Asad, che ospita truppe statunitensi nell'Iraq occidentale. I droni sono stati abbattuti e nessun ne ha rivendicato il lancio. Il bollettino della Direzione nazionale per la Diplomazia pubblica israeliana, aggiornato alle 9 di oggi (le 8 in Italia), ha riferito che dall'inizio dell'operazione "Rising Lion", sono stati lanciati dall'Iran, verso Israele, oltre 400 missili e centinaia di droni e oltre 40 siti sono stati colpiti. Inoltre, 24 persone sono state uccise e 838 ferite, di cui 11 in gravi condizioni, 42 in condizioni moderate, 785 con ferite lievi. L'Autorità fiscale israeliana ha ricevuto dall'inizio dell'operazione lo scorso 13 giugno 22.932 richieste di risarcimento per danni, di cui 18.890 relative a edifici, 1.827 relative a veicoli e 2.215 relative ad altri beni. Oltre 5.000 persone sono state evacuate dalle loro case.