In Cdm adottato il Piano nazionale per la qualità dell’aria

20.06.2025

E' stato adottato oggi, in Consiglio dei Ministri, il Piano di Azione Nazionale per il Miglioramento della Qualità dell'Aria, strumento strategico per il contrasto all'inquinamento atmosferico e per l'adeguamento dell'Italia agli obblighi ambientali previsti dalla normativa europea. Il Piano è stato  frutto del lavoro della Cabina di Regia istituita presso la Presidenza del Consiglio e di un percorso condiviso con Regioni e Ministeri competenti. Con una dotazione complessiva di circa 2,4 miliardi di euro (di cui 1,7 miliardi stanziati dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica) il Piano ha previsto interventi in quattro ambiti principali: dalla promozione di tecniche a minore impatto emissivo in agricoltura agli investimenti per la mobilità sostenibile; dalla promozione di impianti più efficienti nel riscaldamento civile fino a campagne di comunicazione mirate rivolte ai cittadini. 

Il Piano stabilisce responsabilità precise 

Tra le misure più significative sono previsti due programmi del MASE, per 800 milioni di euro destinati ai Comuni per progetti su casa-scuola, casa-lavoro, trasporto pubblico locale e sharing mobility; uno sconto sugli oneri di sistema elettrici per incentivare il cold ironing nei porti, riducendo le emissioni delle navi in sosta; il rafforzamento dei controlli sull'utilizzo di impianti domestici obsoleti a biomassa. Il ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, in una nota, ha spiegato: "Il Piano, che stabilisce responsabilità precise per ogni misura, prevede infine un sistema strutturato di monitoraggio con una cooperazione tra amministrazioni centrali, regionali e locali per una nuova governance della qualità dell'aria, fondata su integrazione, responsabilità e partecipazione". Il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha dichiarato: "E' un piano ambizioso ma realistico che punta a conciliare tutela della salute, sostenibilità ambientale e compatibilità economico-finanziaria. Una risposta concreta alle sfide europee e un segnale chiaro ai cittadini e alle imprese: migliorare la qualità dell'aria è un impegno comune e non più rinviabile".