Il Qatar presenta la proposta per il cessate il fuoco tra Israele e Hamas

02.07.2025

Una fonte a conoscenza dei dettagli, ha rivelato al quotidiano israeliano, Jerusalem Post, che il Qatar ha presentato una proposta di mediazione, sia a Israele che al movimento islamista palestinese Hamas, basata sul precedente piano elaborato dall'inviato degli Stati Uniti per il Medio Oriente, Steve Witkoff, respinto dal gruppo armato al potere nella Striscia di Gaza il mese scorso. L'attuale proposta di lavoro ha previsto il rilascio di otto ostaggi il primo giorno del cessate il fuoco, seguito dalla liberazione di altri due ostaggi prima del termine della tregua di 60 giorni. Durante questo periodo, dovrebbero svolgersi i colloqui sulla fine della guerra, con l'obiettivo di entrare nel primo giorno di colloqui con progressi tangibili già raggiunti.  Axios ha riportato che, durante l'incontro di ieri tra il ministro per gli Affari strategici israeliani, Ron Dermer, e Witkoff, Israele ha comunicato di aver accettato la nuova proposta del Qatar e di essere pronto ad avviare i colloqui indiretti con Hamas per finalizzare l'accordo. La conferma è arrivata dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che su Truth ha scritto: "Israele ha accettato le condizioni necessarie per finalizzare il cessate il fuoco di 60 giorni, durante il quale lavoreremo con tutte le parti per porre fine alla guerra". 

Il 7 luglio Netanyahu incontrerà Trump 

Lunedì 7 luglio, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu incontrerà Trump alla Casa Bianca con cui discuterà anche del cessate il fuoco a Gaza, dove si trovano ancora 50 ostaggi israeliani. Domani, dopo le riunioni di Dermer a Washington, il gabinetto di sicurezza israeliano dovrebbe riunirsi per decidere se inviare una delegazione israeliana in Egitto o in Qatar. Non è stato chiaro se l'ultima proposta del Qatar abbia affrontato il punto critico fondamentale nei colloqui: la richiesta di Hamas di un fermo impegno degli Stati Uniti che un cessate il fuoco di 60 giorni porterà a una fine permanente della guerra. Per Israele, qualsiasi cessate il fuoco a lungo termine deve includere la rimozione di Hamas dal potere, lo smantellamento della sua ala militare e l'esilio dei suoi comandanti di alto livello. Israele vuole che Gaza sia amministrata da funzionari palestinesi locali non affiliati a Hamas o all'Autorità nazionale palestinese, con Stati arabi come Egitto, Giordania, Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita che svolgono ruoli attivi. Al contempo il gruppo islamista al potere a Gaza finora non ha accettato il suo disarmo.