Barucco. Marocco: "l'hub principale tra Europa e Africa"

20.03.2025

IL'ambasciatore d'Italia in Marocco, Armando Barucco, intervistato dal format televisivo dell'agenzia Italpress, Diplomacy Magazine, ha detto che l'ambizione del Marocco è diventare "l'hub principale tra l'Europa e il continente africano e, con questo, favorire anche lo sviluppo infrastrutturale e la stabilità del Sahel". E ha dichiarato che il Marocco è "il Paese più europeo tra i Paesi africani, rappresenta un vero ponte per le nostre imprese verso il continente africano" ed è "un Paese fondamentale per la stabilità del Sahel, una delle aree da cui provengono alcune delle principali minacce nei confronti dell'Europa, quindi è un Paese con cui è fondamentale una collaborazione nel settore dell'intelligence e della sicurezza".

Un grande Paese industriale

L'ambasciatore ha sottolineato che il Marocco "sta attraversando una transizione da Paese agricolo a grande Paese industriale: abbiamo degli hub italiani fortissimi, per esempio nell'automotive, ma c'è tutto il tema delle grandi infrastrutture, l'Alta Velocità, le ferrovie e le grandi infrastrutture che riguardano la lotta contro la siccità, come i campi di desaliniziazione". Barucco ha spiegato che sul fronte delle rinnovabili, "noi italiani abbiamo occupato una posizione importantissima in questo settore con Enel Green Power, che è stata per vari anni il principale investitore privato nel settore in Marocco, realizzando 5 impianti eolici e anche un impianto solare. Nel settore delle rinnovabili il Marocco è la Serie A", aggiungendo che "in Marocco l'Italia ha deciso di aprire anche un ufficio di Cdp, uno di Sace e aprirà prossimamente anche un ufficio di Simest: c'è tutto un sistema che è in grado di favorire la collaborazione nel settore delle rinnovabili ma bisogna capire che in questo e in altri settori ci troviamo in un sistema estremamente competitivo, nel quale serve la capacità di costruire alleanze, di comprendere gli attori che abbiamo di fronte e di puntare all'eccellenza".

Importanti progetti di formazione

Barucco ha informato che sul tema della formazione esiste "un progetto che abbiamo sviluppato insieme al Politecnico Mohammed VI, una delle università di assoluta eccellenza del continente africano che sotto la regia di Palazzo Chigi e del coordinamento del Piano Mattei si rivolge non solo agli esperti giovani marocchini, ma a tutto il continente africano. Abbiamo lanciato la prima fase in cui abbiamo avuto circa 45-46 quadri elevati di circa 15-16 Paesi africani e ora stiamo elaborando quella successiva, in cui le attività dovrebbero essere quadruplicate o addirittura quintuplicate. Un altro progetto prioritario molto interessante, realizzato con l'associazione Mama Sofia e il ministero della Sanità marocchina, riguarda la collaborazione tra imprese e ospedali italiani e marocchini per assicurare una maggiore cura a distanza".