Hamas. No all’ultima proposta di Israele
Dopo una tregua di due mesi e diverse settimane di infruttuose trattative sulle modalità per estenderla, il 18 marzo Israele ha ripreso i bombardamenti e gli attacchi militari su Gaza, nella convinzione che la pressione militare fosse l'unico modo per costringere Hamas a consegnare gli ostaggi, vivi o morti, ancora detenuti. Un funzionario del movimento, a condizione di mantenere l'anonimato, ha confermato ai media arabi che Hamas ha respinto l'ultima proposta presentata da Israele nei negoziati indiretti in corso tra le due parti.

Respinta la proposta israeliana
Il funzionario ha affermato: "Hamas ha deciso di non impegnarsi nell'ultima proposta israeliana presentata tramite mediatori, perché l'occupazione mira ad ostacolare la proposta egiziano-qatariota e cerca di far fallire qualsiasi accordo". Da parte sua, un altro leader di Hamas ha affermato che il movimento invita "i mediatori e la comunità internazionale a costringere l'occupazione a rispettare quanto firmato e ad accettare positivamente la proposta dei mediatori".