Ha inizio il pontificato di Papa Leone XIV

18.05.2025

Ha preso il via la celebrazione eucaristica per l'inizio del ministero petrino di Papa Leone XIV. Il Santo Padre, con i Patriarchi delle Chiese Orientali, è sceso al Sepolcro di San Pietro per sostarvi in preghiera. Dalla tomba di San Pietro, infatti, sono cominciati i riti della messa di insediamento. Dopo la processione dalla basilica di San Pietro, il Papa è giunto in Piazza per la messa di inizio pontificato dove è stato accolto da un lungo applauso dei fedeli. La liturgia della Parola, nella messa di insediamento del Papa, ha visto le letture in spagnolo e in inglese, le lingue più parlate nel mondo ma anche le due lingue di Papa Prevost. Il Vangelo invece è stato cantato sia in latino che in greco. Dopo la proclamazione del Vangelo, è stato il momento solenne dell'imposizione del Pallio e della consegna dell'Anello del Pescatore.

Tre cardinali in rappresentanza dei tre Ordini 

A Papa Leone si sono avvicinati tre cardinali, in rappresentanza dei tre Ordini (Diaconi, Presbiteri e Vescovi) e di continenti diversi. Per l'imposizione del Pallio sulle spalle del nuovo Pontefice, si è fatto avanti il cardinale Protodiacono, Dominique Mamberti. Poi il cardinale Presbitero, Fridolin Ambongo Besungu, ha invocato con una preghiera la presenza e l'assistenza del Signore sull'Eletto, implorando da Dio la benedizione e il dono più grande, lo Spirito Santo, perchè il Papa eserciti il suo ministero in modo corrispondente al carisma ricevuto. Infine è avvenuta la consegna dell'Anello del Pescatore da parte del cardinale Vescovo, Luis Antonio Tagle. Papa Leone XIV al momento di indossare l'anello si è commosso ed ha rivolto lo sguardo al cielo. Il Papa nell'omelia della messa di inizio Pontificato, ha detto: "La morte di Papa Francesco ha riempito di tristezza il nostro cuore. Proprio nel giorno di Pasqua, però, abbiamo ricevuto la sua ultima benedizione e, nella luce della Risurrezione, abbiamo affrontato questo momento nella certezza che il Signore non abbandona mai il suo popolo, lo raduna quando è disperso e 'lo custodisce come un pastore il suo gregge'".

"Scelto senza alcun merito" 

Il Pontefice ha sottolineato: "Sono stato scelto senza alcun merito e, con timore e tremore, vengo a voi come un fratello che vuole farsi servo della vostra fede e della vostra gioia, camminando con voi sulla via dell'amore di Dio, che ci vuole tutti uniti in un'unica famiglia, che ha predicato amore e unità, le due dimensioni della missione affidata a Pietro da Gesù". Il Santo Padre ha proseguito: "A Pietro è affidato il compito di 'amare di più' e di donare la sua vita per il gregge. Il ministero di Pietro è contrassegnato proprio da questo amore oblativo, perché la Chiesa di Roma presiede nella carità e la sua vera autorità è la carità di Cristo. Non si tratta mai di catturare gli altri con la sopraffazione, con la propaganda religiosa o con i mezzi del potere, ma si tratta sempre e solo di amare come ha fatto Gesù".

"Non cedere alla tentazione di essere capo" 

Papa Leone XIV ha proseguito: "Se la pietra è Cristo, Pietro deve pascere il gregge senza cedere mai alla tentazione di essere un condottiero solitario o un capo posto al di sopra degli altri, facendosi padrone delle persone a lui affidate. Al contrario, a lui è richiesto di servire la fede dei fratelli, camminando insieme a loro: tutti, infatti, siamo costituiti 'pietre vive', chiamati col nostro Battesimo a costruire l'edificio di Dio nella comunione fraterna, nell'armonia dello Spirito, nella convivenza delle diversità. Questo, fratelli e sorelle, vorrei che fosse il nostro primo grande desiderio: una Chiesa unita, segno di unità e di comunione, che diventi fermento per un mondo riconciliato". Davanti ai fedeli il Pontefice ha detto: "In questo nostro tempo, vediamo ancora troppa discordia, troppe ferite causate dall'odio, dalla violenza, dai pregiudizi, dalla paura del diverso, da un paradigma economico che sfrutta le risorse della Terra ed emargina i più poveri.

"Questa è l'ora dell'amore" 

Vogliamo essere, dentro questa pasta, un piccolo lievito di unità, di comunione, di fraternità. Fratelli, sorelle, questa è l'ora dell'amore! La carità di Dio che ci rende fratelli tra di noi è il cuore del Vangelo e, con il mio predecessore Leone XIII, oggi possiamo chiederci: se questo criterio 'prevalesse nel mondo, non cesserebbe subito ogni dissidio e non tornerebbe forse la pace?' Il Papa ha concluso citando la Rerum novarum: "Con la luce e la forza dello Spirito Santo, costruiamo una Chiesa fondata sull'amore di Dio e segno di unità, una Chiesa missionaria, che apre le braccia al mondo, che annuncia la Parola, che si lascia inquietare dalla storia, e che diventa lievito di concordia per l'umanità. Insieme, come unico popolo, come fratelli tutti, camminiamo incontro a Dio e amiamoci a vicenda tra di noi".