Dazi. Crollano le borse europee
Ha preso il via oggi l'escalation della guerra commerciale scatenata dalle dichiarazioni del Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, con riflessi devastanti che hanno provocato il tracollo dei mercati, tanto che la Cina ha immediatamente risposto alle restrizioni Usa annunciando il ricorso al Wto e dazi al 34% sulle importazioni dagli Stati Uniti.

Presto per tagliare i tassi
Il capo della Fed (Federal Reserve Board), Jerome Powell, ha deluso le aspettative della Casa Bianca annunciando che i dazi faranno salire l'inflazione e dunque è presto per tagliare i tassi. Una comunicazione che ha mandato su tutte le furie Trump che invece aveva scritto un perentorio messaggio intimando al banchiere di smettere di fare politica e "tagliare i tassi". Un braccio di ferro che, tuttavia, Trump tende a minimizzare affermando: "è un momento straordinario per diventare ricchi, più ricchi che mai!!!".

Mercati al collasso
I mercati però non la pensano così. L'Europa ha bruciato altri 819 miliardi. Il dato si somma ai 422 miliardi della vigilia e porta il saldo negativo a oltre 1.241 miliardi in due giorni. Milano ha azzerato i guadagni del 205 con un ribasso del 6,54%. Un punto percentuale circa in meno, rispetto a quello scatenato dall'attacco alle Torri Gemelle, l'11 settembre del 2001. Pesante effetto anche su Wall Street. L'indice Dow Jones cede il 5,50% a 38.314 punti, il Nasdaq perde il 5,82% a quota 15.587 punti mentre lo S&P 500 fa segnare -5,97% a 5.074,08 punti. Dopo aver archiviato ieri la peggior seduta dal 2020, Parigi ha perso il 4,26%, Francoforte il 5,09%, Londra il 4,94%, Madrid il 6,12%. Crolla anche il prezzo del petrolio, portandosi sui minimi dal 2021.