Pronta la riforma per le professioni sanitarie
Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha predisposto uno schema di riforma della Commissione Centrale per gli esercenti le professioni sanitarie (CEEPS), incaricata di giudicare i ricorsi contro i provvedimenti disciplinari degli Ordini, quelli in materia di iscrizione e cancellazione dagli Albi nonché i ricorsi elettorali. Nel corso degli anni che vanno dal 2016 al 2025, a fronte di evidenti difficoltà di funzionamento della CEEPS, non è stato contemplato un riordino della Commissione.

Un arretrato di 896 ricorsi
Per quanto riguarda l'arretrato dei ricorsi in attesa di giudizio, la Commissione in carica nel quadriennio 2016/2020, scaduta a dicembre 2020, ha lasciato oltre 400 ricorsi da trattare. Fino alla sua ricostituzione nel gennaio 2021, la Commissione non si è potuta riunire, accumulando ulteriore arretrato che complessivamente, ad oggi, conta 896 ricorsi pendenti (di cui oltre 600 maturati dal 2017 al 2022) tra ricorsi elettorali, iscrizione e cancellazione dagli Albi e provvedimenti disciplinari, tra cui sospensioni o radiazioni.
64 i ricorsi per radiazioni
Dai dati forniti dalla Commissione risultano ad oggi 64 i ricorsi pendenti per radiazioni. Si deve ricordare che, in assenza del Presidente, la Commissione non può essere operativa e ciò contribuisce ad alimentare l'arretrato. Il 30 gennaio del 2023, infatti, si è dimessa la presidente, Elena Stanizzi, sostituita a giugno del 2023 da Antonio Pasca designato, come prevede la legge, dal Consiglio di Stato, il quale a sua volta ha rassegnato le dimissioni l'8 agosto 2024 ed è stato sostituito dall'attuale presidente Valeria Vaccaro nominata a febbraio 2025.
Una proposta per lo snellimento
La proposta di riforma, a tutela dei cittadini e degli stessi professionisti, prevede interventi per snellire le lungaggini procedurali e rendere più spedita la trattazione e decisione del giudizio. Stabilisce che le sanzioni comminate dagli Ordini siano immediatamente esecutive, in attesa della decisione della Commissione, a differenza di quanto accade oggi per cui il ricorso alla Commissione sospende l'efficacia della sanzione, sia essa radiazione o sospensione.
Previste due Sezioni
In questo modo, i medici radiati o sospesi, non potrebbero esercitare la professione fino alla pronuncia della Commissione. Si prevede, inoltre, la costituzione di due Sezioni – una per i medici e gli odontoiatri, che rappresentano più della metà del contenzioso, e l'altra per le altre professioni sanitarie – che si occuperanno sia dei ricorsi pendenti che dei nuovi ricorsi.