Myanmar. Dall'UNHCR aiuti d’emergenza

01.04.2025

Il portavoce dell'Unhcr, Babar Baloch, oggi, durante un briefing con la stampa al Palazzo delle Nazioni di Ginevra, in merito al terremoto del 28 marzo che ha visto il suo epicentro nel Myanmar, ha dichiarato: "Stiamo mobilitando altri beni di prima necessità dalle nostre scorte esistenti in Myanmar, e ci auguriamo che questi teli di plastica, stuoie per dormire, coperte, set da cucina e zanzariere possano dare un po' di sollievo in questi momenti drammatici". Baloch ha proseguito: "I nostri team stanno attualmente identificando i bisogni critici nelle aree più colpite delle regioni di Mandalay, Magway e Sagaing, nell'ambito di una valutazione rapida dei bisogni tra agenzie umanitarie. La necessità più urgente è quella di distribuire rifugi e beni di soccorso nelle aree colpite. È inoltre essenziale monitorare i rischi legati agli ordigni esplosivi, alla separazione delle famiglie, alla protezione dei bambini e alla violenza di genere".

Forniture ai sopravvissuti

Il portavoce ha ribadito: "L'Unhcr continua a chiedere un accesso umanitario senza ostacoli per aiutare queste comunità che hanno bisogno di assistenza urgente". Mentre le scosse di assestamento continuano a colpire il Myanmar centrale l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) ha inviato da Yangon forniture di emergenza a circa 25.000 sopravvissuti nelle aree di Mandalay e Nay Pyi Taw. L'Unhcr è in diretto contatto con le comunità colpite sulle questioni relative alla sicurezza e sulla fornitura di aiuti di emergenza. Secondo l'Unhcr, il terremoto e le sue scosse di assestamento aggravano una situazione già disperata in un Paese che sta subendo gli effetti di quattro anni di conflitto. Le aree colpite dal terremoto ospitano il 45% dei 3,5 milioni di sfollati interni del Myanmar.