Con Trump gli Usa hanno colpito 1000 obiettivi Houthi
Il portavoce del Pentagono, Sean Parnell, ha rivelato il resoconto dell'intensa operazione contro gli Houthi, denominata Rough Rider e condotta nei primi 100 giorni dell'amministrazione Trump, in segreto, per preservarne la sicurezza operativa. Negli attacchi, ha aggiunto Parnell, sono rimasti uccisi "combattenti e leader Houthi, tra cui alti funzionari che si sono occupati di missili e UAV" e hanno "degradato le loro capacità". Il Pentagono, dunque, è uscito allo scoperto e ha svelato che le forze statunitensi hanno colpito più di 1.000 obiettivi nella campagna del Presidente, Donald Trump, contro i militanti Houthi nello Yemen.

Una campagna molto intensa
L'amministrazione Trump ha affermato che la campagna contro gli Houthi è stata molto più intensa degli attacchi lanciati contro il gruppo sostenuto dall'Iran dall'amministrazione Biden. Gli Stati Uniti hanno preso di mira gli Houthi da quando hanno iniziato ad attaccare le navi commerciali nel Mar Rosso, in risposta alla campagna di Israele contro Hamas nella Striscia di Gaza. Nei giorni scorsi, tramite un post social, lo stesso Trump ha detto che l'operazione ha portato ad una sorta di resa degli Houthi, ma non ha, però, avuto il consenso generale. Un gruppo di conservatori, infatti, ha sostenuto che la campagna stesse svuotando le scorte di munizioni che avrebbero dovuto essere tenute in riserva in caso di guerra con la Cina o un altro avversario.

Gli Stati Uniti stavano esaurendo le scorte
L' anno scorso, ben prima che Trump vincesse la rielezione, Jim Fein, della Heritage Foundation ha sostenuto che gli Stati Uniti stessero esaurendo le scorte e che le munizioni sarebbero state meglio spese altrove. Fein ha scritto: "Gli Stati Uniti hanno bisogno di quelle munizioni. Gli Houthi sono una minaccia relativamente piccola, meno avanzata e meno letale della Cina, eppure hanno dimostrato di essere un problema persistente per gli Stati Uniti e i loro alleati. Se ci sono voluti centinaia di missili per smorzare gli attacchi degli Houthi, con un successo limitato, ce ne vorranno ancora di più per affrontare la minaccia della Cina".