Combattere il piano che Trump ha per Gaza
Il mese scorso, il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato il suo piano di prendere il controllo di Gaza e trasferire l'intera popolazione di due milioni di persone prima di guidare gli sforzi di ricostruzione per trasformare la Striscia dilaniata dalla guerra in una località turistica del Mediterraneo. Da allora ha ammorbidito la proposta a metà, chiarendo che nessun palestinese verrà sfrattato con la forza e negando che il piano di trasferimento equivarrebbe a una pulizia etnica.

Israele ha tenuto colloqui
Secondo il sito di notizie Axios, attraverso l'inviato in Medio Oriente, Steve Witkoff, concentrato invece sul ripristino del cessate il fuoco e dell'accordo di ostaggi tra Israele e Hamas, gli Stati Uniti non hanno lavorato attivamente per far avanzare il piano di Trump. Axios, citando due funzionari israeliani e un ex funzionario statunitense, ha riferito che, invece, Israele ha cercato di colmare il vuoto, tenendo colloqui con i paesi dell'Africa orientale afflitti dal conflitto della Somalia e del Sudan del Sud, insieme all'Indonesia e ad altri paesi, per fargli accogliere i palestinesi. Quei colloqui devono ancora dare i loro frutti.
Un piano "sinistro"
Un alto dirigente del movimento militante islamico Hamas, Sami Abu Zuhri, in una dichiarazione, ha invitato i sostenitori del gruppo palestinese in tutto il mondo a prendere le armi e combattere il piano del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di trasferire più di due milioni di abitanti di Gaza in paesi confinanti come Egitto e Giordania. Il dirigente ha affermato: "Di fronte a questo piano sinistro, che unisce massacri e carestia, chiunque possa portare armi, in qualsiasi parte del mondo, deve agire". "Non trattenere un esplosivo, un proiettile, un coltello o una pietra. Lascia che tutti rompano il silenzio".