Araghchi: “Accordo sul nucleare a portata di mano”

11.06.2025

Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha affermato che un accordo sul nucleare tra Iran e Stati Uniti è a portata di mano. Araghchi, su X, ha scritto: "Un accordo che può garantire la continua natura pacifica del programma nucleare iraniano è a portata di mano e potrebbe essere raggiunto rapidamente". Il ministro ha precisato che qualsiasi accordo deve preservare le capacità di arricchimento dell'Iran e prevedere la revoca delle sanzioni. Araghchi ha dichiarato: "Quel risultato reciprocamente vantaggioso si basa sulla continuazione del programma di arricchimento dell'Iran, sotto la piena supervisione dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), e sull'effettiva fine delle sanzioni". Il ministro degli Esteri iraniano, ha ricordato che il presidente americano, Donald Trump, tempo fa si era espresso nel senso che l'Iran non avrebbe dovuto acquisire tali armi. Araghchi ha scritto: "Questo è in realtà in linea con la nostra dottrina e potrebbe diventare la base principale per un accordo". I colloqui indiretti fra Iran e Stati Uniti riprenderanno domenica in Oman e Araghchi ha espresso ottimismo su una rapida risoluzione, a condizione che siano soddisfatte le condizioni chiave.

Trump poco fiducioso

In un'intervista al New York Post, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato di essere meno fiducioso riguardo ad un accordo sul nucleare con l'Iran. Rispondendo alla domanda se l'Iran accetterebbe di porre fine al suo programma nucleare, infatti, Trump ha risposto: "Non lo so. Sembra che temporeggino e penso che sia un peccato. Sono meno fiducioso ora rispetto a un paio di mesi fa. È successo qualcosa a loro, ma sono molto meno fiducioso che si raggiunga un accordo". Trump ha ribadito che in ogni caso l'Iran non avrà l'arma nucleare. Il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato: "Se non fanno un accordo, non avranno un'arma nucleare. Se fanno un accordo, non avranno un'arma nucleare. Ma sarebbe più bello farlo senza guerra, senza persone che muoiono. Ma non credo di vedere lo stesso livello di entusiasmo per loro per fare un accordo. Penso che farebbero un errore, ma vedremo. Immagino che il tempo lo dirà". Domenica 15 giugno è previsto il sesto round di colloqui indiretti sul nucleare tra Iran e Stati Uniti in Oman.