A Tripoli ucciso il capo della milizia libica Al-Kikli

12.05.2025

Si combatte in queste ore in diversi quartieri della capitale libica, Tripoli. I media libici hanno riportato che il capo dell'Apparato di supporto alla stabilità del Consiglio presidenziale libico, Abdulghani al-Kikli, noto come "Ghaniwa", è stato ucciso questa sera presso il quartier generale della 444a Brigata di combattimento affiliata alla regione militare di Tripoli. Fonti della sicurezza libica hanno riferito che al Kikli si era recato presso la caserma della 444a Brigata nel quartiere di Salahuddin per trattare un cessare il fuoco tra le milizie. Si è quindi tenuto un incontro militare a cui hanno partecipato anche Imad al-Tarabulsi, Abdul Salam al-Zoubi, Mahmoud Hamza e altri. 

Uno scontro a fuoco violento 

Durante l'incontro si é verificato uno scontro a fuoco violento, durante il quale le guardie di al Kikli si sono scambiate colpi di arma da fuoco con le guardie degli altri capi delle milizie. Lo scontro a fuoco ha provocato la morte di al-Kikli e di alcune delle sue guardie e il ferimento di altri. Al-Kikli era uno dei comandanti più importanti della Libia occidentale, che ha avuto un ruolo chiave nello scontro con Haftar durante l'attacco alla capitale del 2019. Dopo la sua morte, diversi battaglioni si sono mobilitati per combattere la brigata accusata di averlo ucciso. Un grande convoglio militare è entrato nella zona e si sono verificati scontri a fuoco in diverse zone della città.

Il rumore di intensi colpi di arma da fuoco  

I residenti di Ain Zara hanno confermato al sito libico Al-Wasat di aver sentito il rumore di intensi colpi di arma da fuoco in seguito alla notizia dell'uccisione del capo dell'apparato di sostegno alla stabilità del Consiglio presidenziale. A seguito degli scontri scoppiati, senza fornire ulteriori dettagli, il Ministero dell'Interno del "governo ad interim di unità nazionale" ha invitato tutti i cittadini di Tripoli ad "impegnarsi a rimanere nelle proprie case e a non uscire, per la propria sicurezza", mentre l'ambasciata statunitense, con un messaggio diffuso ai media locali,  ha invitato alla calma. L'ambasciatore d'Italia in Libia, Gianluca Alberini, contattato telefonicamente dall'Agenzia di stampa Italpress ha reso noto che a seguito delle segnalazioni di un aumento delle tensioni, i cittadini italiani sono stati avvertiti della situazione in corso in città. 

Anche la missione ONU ha invitato alla calma 

Alberini ha spiegato: "Siamo a Tripoli e abbiamo raccomandato ai connazionali in città la massima prudenza e di prendere precauzioni. Stiamo attendendo lo sviluppo degli eventi che eseguiamo con tutti i nostri canali". Dopo che nelle ultime ore le pagine dei social media libici hanno diffuso informazioni sullo "spiegamento di gruppi armati in diverse strade di Tripoli" anche la missione ONU ha invitato alla calma. Fonti della sicurezza libica hanno riferito inoltre che sono stati predisposti piani per evacuare gli aerei civili dall'aeroporto internazionale di Mitiga nella capitale Tripoli e trasferirli all'aeroporto di Misurata. Ciò rientra nelle misure precauzionali volte a prevenire potenziali sviluppi in materia di sicurezza o tensioni nella regione. 

Le compagnie aeree stanno monitorando la situazione 

Non è ancora arrivata alcuna conferma ufficiale dalle autorità competenti, ma le compagnie aeree stanno monitorando attentamente la situazione per garantire la sicurezza degli equipaggi e dei passeggeri. Le fonti hanno indicato che il traffico aereo all'aeroporto di Mitiga è rimasto in funzione fino alle 22:00, sotto stretto monitoraggio da parte delle autorità competenti e delle compagnie aeree, che pongono la sicurezza degli equipaggi e dei passeggeri come priorità assoluta.